Friedrich Dürrenmatt, Valérie Favre, Jacques Chessex, Guy Debord, Hannes Binder, Benjamin Gottwald
Dall’ 8 ottobre 2022 al 12 febbraio 2023. Prorogata fino al 26 febbraio 2023.
Nell’opera di Friedrich Dürrenmatt il gioco assume un ruolo fondamentale. La mostra ripercorre gli usi che l’artista ne fa nel suo repertorio visivo e letterario: appassionato di scacchi, i suoi romanzi fanno appello alla logica, ma lasciano spazio anche al caso; nei saggi e nelle pièce teatrali, il gioco diventa una metafora del mondo. Ma chi detta le regole di questo grande gioco dell’umanità? E qual è il nostro raggio d’azione in quanto individui? Nei suoi dipinti e disegni Dürrenmatt gioca con la propria identità o immagina dei finali di partita. Mediante il gioco crea così una distanza da cui osservare il mondo, per scomporlo e poi ricomporlo.
La mostra propone uno sguardo incrociato su questo tema attraverso il dialogo con le opere di altri artisti e artiste: i dipinti e un’installazione inedita di Valérie Favre, i disegni del minotauro di Jacques Chessex, «Il Gioco della Guerra» di Guy Debord, o ancora gli adattamenti grafici di Hannes Binder e Benjamin Gottwald si intrecciano con l’universo dürrenmattiano.
Attraversando la scacchiera delle umane peripezie verrà spontaneo chiedersi se la vita segue il suo destino o se il futuro dipende da un lancio di dadi.
Per il pubblico italofono: i testi presentati alle mostre del CDN sono disponibili unicamente in francese e tedesco. Vi ringraziamo per la comprensione.
La mostra è associata a diverse manifestazioni collaterali, di cui due si svolgeranno in italiano in altre sedi:
«L’attualità di Dürrenmatt e Sciascia», giovedì 1° dicembre 2022 alle 17.00 alla Kantonsschule Enge di Zurigo.
La mostra è accompagnata da un numero della serie bilingue «Cahiers du CDN», redatta in francese e tedesco: